Luca Cipriano, consigliere di minoranza al Comune di Avellino, ha duramente criticato l’attuale amministrazione guidata dalla sindaca Laura Nargi, accusandola di essere sotto il completo controllo del suo predecessore, Gianluca Festa.
Secondo Cipriano, Nargi sarebbe “un sindaco in ostaggio” di Festa, che avrebbe assunto il ruolo di “comandante” a Palazzo di Città, dettando le regole e imponendo le sue decisioni senza che la sindaca riesca a reagire con la dovuta autorevolezza. “Ostaggio della propria incapacità di far valere il ruolo di sindaco con autonomia”, ha dichiarato Cipriano, evidenziando come Nargi non sia riuscita a rispondere ai “ricatti, angherie e umiliazioni” provenienti dal gruppo di Festa, che, secondo l’esponente di minoranza, avrebbe messo a dura prova la sua capacità di governare.
L’accusa si fa ancor più pesante quando Cipriano fa riferimento al bilancio comunale, non ancora approvato, un atto che, a suo avviso, ha bloccato lo sviluppo e la vita della città. “Senza il bilancio, non ci sono fondi per la manutenzione del verde, per la manutenzione delle strade, per l’edilizia popolare, per i cantieri da alimentare”, ha affermato Cipriano, sottolineando le gravi conseguenze di tale paralisi amministrativa, che, a suo dire, ha impattato negativamente su tutti i servizi essenziali per la comunità avellinese. La situazione, secondo Cipriano, non è solo preoccupante, ma “inaccettabile”, soprattutto in un momento in cui la città ha bisogno di azioni concrete e di un’amministrazione in grado di rispondere alle necessità quotidiane dei cittadini.
Il consigliere di minoranza ha poi fatto riferimento a quella che considera una vera e propria “guerra di potere”, con Festa che si sarebbe fatto sempre più “presente, arrogante e aggressivo”. Cipriano ha descritto i modi di operare dell’ex sindaco come “veramente inaccettabili”, e ha accusato Nargi di non avere la forza né il coraggio di opporsi a questa situazione. “Non ha il coraggio di alzare la testa, di mettere in discussione la giunta, di far saltare il banco e di rimanere almeno libera dai tanti condizionamenti che ormai da mesi bloccano l’attività amministrativa”, ha dichiarato Cipriano, concludendo il suo quadro di immobilismo e inazione.
