L’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, torna ancora una volta al centro della scena con dichiarazioni forti e provocatorie rilasciate a Irpinia TV, in merito alle accuse mosse nei suoi confronti e alle intercettazioni che lo coinvolgerebbero nella ben nota inchiesta “Dolce Vita”. Festa non solo rigetta le accuse, ma si dice pronto ad affrontare pubblicamente la questione, con un gesto che punta a fare chiarezza definitiva sulla vicenda.
“Sono pronto, pubblicamente, insieme a Airoma, Toscano e Argenio, ad ascoltare pubblicamente le intercettazioni, secondo le quali loro mi hanno contestato accuse gravissime. Sono pronto, in piazza, ad ascoltare”, ha dichiarato Festa, rivolgendosi direttamente alla Procura di Avellino.
Secondo l’ex primo cittadino, il problema non è tanto nella Procura, ma nella condotta di singoli individui che potrebbero aver sbagliato:
“Io faccio i nomi, perché il tema non è la Procura. Qua parliamo di uomini, perché neanche possiamo immaginare di accusare la Procura se poi qualcuno ha sbagliato. Se sbaglia Festa non accusiamo i sindaci d’Italia, accusiamo Festa. Se hanno sbagliato Airoma, Toscano e Argenio, noi li mettiamo in piazza Libertà”.
L’ex sindaco non si è tirato indietro e ha rilanciato l’idea di un confronto pubblico in Piazza Libertà, dove ascoltare le registrazioni e consentire ai cittadini di farsi un’opinione sulla questione. Peccato, però, che i tribunali sono stati inventati per questo: “Ci ascoltiamo in pubblico le registrazioni, perché poi la gente deve guardare in faccia chi, eventualmente, ha trascritto cose false. Sono pronto, in piazza Libertà”.
