Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, interviene con parole misurate ma nette sul futuro della Regione Campania, ponendo l’accento su quella che definisce una discrepanza tra “narrazione” e “realtà concreta”. Lo fa a margine della manifestazione organizzata dal movimento politico Noi Moderati, svoltasi oggi nel capoluogo campano.
“Dopo dieci anni, la Regione secondo me ha bisogno di cambiare un po’ pagina rispetto al delta, che io ritengo ci sia, tra le narrazioni e la realtà concreta”, ha affermato Piantedosi. La dichiarazione, diretta ma priva di toni polemici, è rivolta alla gestione regionale condotta dal governatore Vincenzo De Luca.
Il ministro ha richiamato l’esempio della provincia di Avellino, suo territorio d’origine, per sottolineare un caso che ritiene emblematico: “Io vengo dalla provincia dell’Irpinia, la provincia di Avellino – ha aggiunto Piantedosi – che è una delle province più ricche di acqua d’Italia, eppure soffre di una crisi idrica che vede il razionamento dell’erogazione dell’acqua alla popolazione locale durante l’estate. Credo che sia una situazione molto particolare, molto specifica, in cui però si condensino un po’ tutte le contraddizioni”.
Rispondendo alle domande sulla possibilità di una sua candidatura alla presidenza della Regione, Piantedosi ha escluso ogni ipotesi in tal senso, rivendicando il valore del ruolo attualmente ricoperto: “Io faccio il ministro dell’Interno e credo che possa aiutare molto la Campania, quindi la regione di mia origine, anche nell’attuale incarico che credo sia abbastanza importante. Ecco perché ritengo che sia preferibile che stia al mio posto”.
Sulla scelta del candidato che rappresenterà il centrodestra alle prossime elezioni regionali, il ministro ha rimandato la decisione a un confronto tra le forze politiche: “È giusto che venga attraverso un confronto tra i partiti, che poi sapranno fare sintesi sicuramente anche rispetto alla discussione più generale a livello nazionale. Non c’è dubbio che sarà una risposta unitaria”.
