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Addio a Rosanna Rebulla

Insegnante di Matematica e assessore alle Politiche sociali durante l’esecutivo di Antonio Di Nunno, il sindaco della “primavera” di Avellino, Rebulla ha vissuto le sofferenze del “fuoco amico” che colpiva Di Nunno. Anni dopo, ha rivelato le difficoltà insieme all’occupazione manu militari dei democratici, evidenziando la spartizione che ha privato la città di figura come Rubilli, gestito con attenzione alla qualità della vita degli anziani.

La città, composta dalle persone influenzate dai sogni del ’68, perde con Rebulla un punto di riferimento genuino nella rigorosa idea della politica. Le sincere condoglianze della redazione di Ottopagine vanno alle sorelle Carmen e Silvana. I funerali si terranno domani presso la camera ardente di Torrette di Mercogliano. Con la scomparsa di Rosanna Rebulla, si allontana un’importante concezione della nostra città. Fondamentalmente di sinistra è convinto che la politica fosse un servizio anziché una gestione del potere, se ne è andata in modo discreto a 80 anni. Nelle ultime parole, ha critico l’evoluzione mercantile del partito democratico provinciale, analizzando in modo lucido come la città si sia degradata dalla gestione dell’amministrazione Foti.

Riguardo alla scomparsa di Rosanna Rebulla, il sindaco Gianluca Festa e l’amministrazione esprimono gratitudine per il suo impegno decennale “È importante riconoscere il contributo del passato, anche in un contesto di cambiamenti politici, per trarne spunti positivi”, afferma il primo cittadino.

Con la scomparsa di Rosanna Rebulla, ci lascia un’importante istituzione della nostra città. Fondamentalmente di sinistra è convinto che la politica fosse un servizio anziché una gestione del potere, se ne è andata in modo discreto a 80 anni. Nelle ultime parole, ha critico l’evoluzione mercantile del partito democratico provinciale, analizzando in modo lucido come la città si sia degradata dalla gestione dell’amministrazione Foti.

Insegnante di Matematica e assessore alle Politiche sociali durante l’esecutivo di Antonio Di Nunno, il sindaco della “primavera” di Avellino, Rebulla ha vissuto le sofferenze del “fuoco amico” che colpiva Di Nunno. Anni dopo, ha rivelato le difficoltà insieme all’occupazione manu militari dei democratici, evidenziando la spartizione che ha privato la città di figura come Rubilli, gestito con attenzione alla qualità della vita degli anziani.

La città, composta dalle persone influenzate dai sogni del ’68, perde con Rebulla un punto di riferimento genuino nella rigorosa idea della politica. Le sincere condoglianze della redazione di Ottopagine vanno alle sorelle Carmen e Silvana. I funerali si terranno domani presso la camera ardente di Torrette di Mercogliano. Con la scomparsa di Rosanna Rebulla, si allontana un’importante concezione della nostra città. Fondamentalmente di sinistra è convinto che la politica fosse un servizio anziché una gestione del potere, se ne è andata in modo discreto a 80 anni. Nelle ultime parole, ha critico l’evoluzione mercantile del partito democratico provinciale, analizzando in modo lucido come la città si sia degradata dalla gestione dell’amministrazione Foti.

Riguardo alla scomparsa di Rosanna Rebulla, il sindaco Gianluca Festa e l’amministrazione esprimono gratitudine per il suo impegno decennale “È importante riconoscere il contributo del passato, anche in un contesto di cambiamenti politici, per trarne spunti positivi”, afferma il primo cittadino.

Scritto da Redazione

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