Crisi al Comune di Avellino. Dopo la revoca di tre assessori festiani e le conseguenti dimissioni di altri quattro del medesimo gruppo, il sindaco Laura Nargi è alle prese con la formazione della nuova Giunta. Nei giorni scorsi, dopo il consiglio comunale del 30 maggio scorso nel quale il primo cittadino ha chiesto ai consiglieri in aula altro tempo per la costituzione del nuovo esecutivo, a Palazzo di Città sono iniziate le prime interlocuzioni a cominciare dalla maggioranza. “Farò presto. Devo fare presto perché la città non può più aspettare” dichiara questa mattina il primo cittadino a margine della conferenza stampa di presentazione dell’Irpinia Pride 2025.
Confronti non solo con la maggioranza ma anche con il Patto Civico, coalizione che ha facilitato la vittoria di Nargi al ballottaggio dello scorso anno e con cui il sindaco non ha mai negato in precedenza di aver avuto sempre un buon dialogo: “Se il Patto Civico farà parte della nuova esecutivo? Come ho già annunciato in Consiglio comunale, avevo il dovere di confrontarmi prima con la maggioranza che mi ha accompagnata in questo percorso. Il Patto Civico ha comunque contribuito alla vittoria: non l’ho mai negato. Tant’è che sono sempre stati, in qualche modo, al mio fianco. Non li ho mai inseriti in una maggioranza reale e di questo ho già fatto ammenda pubblicamente in Consiglio Comunale. Stiamo comunque dialogando anche con il Patto Civico” afferma la fascia tricolore.
Il sindaco Nargi non esclude la possibilità di attribuire nuove nomine ai consiglieri che hanno già fatto parte dell’esecutivo, in particolare agli eletti festiani: “La mia prima richiesta è stata rivolta a loro, sto aspettando una risposta: sono assessori eletti e, quindi, avevo il dovere di rivolgermi prima a loro. Il mio primo invito va agli assessori che non ho revocato, ma ciò non esclude che potrei accogliere nuovamente anche altri”.
Infine, il primo cittadino di Avellino ha fatto sapere che non è da escludere l’ipotesi che nella nuova giunta si facciano strada nuovi assessori tecnici oltre Scaletti.
