Il gruppo consiliare del PD del Comune di Avellino si è riunito presso la sede della segreteria provinciale del partito, in Via Tagliamento, per fare il punto della situazione sul bilancio previsionale, che andrà al voto nell’aula di Palazzo di Città il prossimo 12 maggio in occasione della prima convocazione del consiglio comunale. Al tavolo odierno erano presenti i consiglieri comunali di opposizione Luca Cipriano, Antonio Gengaro, Enza Ambrosone, Ettore Iacovacci e Nicola Giordano e il segretario provinciale del PD Nello Pizza.
“C’è una responsabilità anche penale da parte di chi approva il bilancio. Trattandosi di una vicenda molto delicata, presenteremo un esposto alla Corte dei Conti e, se possibile, anche in altre sedi. È fondamentale esaminare con grande attenzione e chiarezza i documenti del Comune: questo è un compito che spetta anche agli organi competenti per legge. Per questo motivo, non ci limiteremo a un’opposizione puramente politica, ma andremo oltre, perché sono in gioco gli interessi e i conti della città” ha dichiarato Antonio Gengaro in conferenza stampa.
“Lo spettacolo a cui abbiamo assistito in merito all’approvazione del bilancio è stato indegno – ha affermato il consigliere in riferimento a quanto accaduto nelle ultime due sedute di consiglio comunale – inoltre, il prefetto ha dato un sostegno significativo all’amministrazione: il termine per l’approvazione in giunta del bilancio era il 28 febbraio, ma il bilancio è stato approvato solo nel mese di maggio. Il Testo Unico degli Enti Locali prevede che, in assenza di approvazione entro i termini, debba essere avviata una procedura che includa la diffida ai singoli consiglieri. Questa procedura è stata attivata soltanto in seguito. Il prefetto ha quindi concesso ulteriore tempo per completare il percorso in consiglio comunale ben oltre il mese di marzo”.
Le scadenze non sono un’opinione, ma obblighi di legge. Nel Comune di Avellino si è creato un completo scollamento: la macchina amministrativa non funziona, nessuno la guida, nessuno la controlla, nessuno la indirizza. Eppure, la gestione del bilancio è una delle poche certezze: i bilanci devono essere approvati ogni anno. La scadenza per legge è il 31 dicembre, prorogata al 28 febbraio, ma nemmeno questa è stata rispettata” ha ribadito il consigliere comunale.
Gengaro si è poi soffermato sul ruolo svolto dall’opposizione nel pieno della crisi politica che sta investendo il Comune: “Dobbiamo ringraziare noi stessi per i risultati ottenuti. Ogni volta che l’opposizione ha presentato una diffida sul bilancio, l’amministrazione ha reagito. Anche il conto consuntivo, approvato in queste ore, è il risultato diretto di una nostra nota. Avevamo già segnalato al prefetto e al viceprefetto la scadenza del 28 febbraio quando fummo ricevuti tutti insieme. Oggi, purtroppo, è saltato l’ABC della legalità amministrativa: non si rispettano più nemmeno le regole fondamentali. E nella pubblica amministrazione, purtroppo, spesso non c’è una sanzione concreta per chi non rispetta i termini”.
“Abbiamo vissuto giornate e settimane all’insegna di una grandissima confusione.
Ancora stamattina il sindaco ha lanciato un appello alla responsabilità, ma non è chiaro a chi sia rivolto visto che i banchi della maggioranza sono abitualmente vuoti” ha dichiarato Enza Ambrosone che ha definito il bilancio “poco trasparente e non veritiero”.
Sull’immobilismo degli assessori e sulla scelta della maggioranza di non presentarsi alle sedute di consiglio comunale convocate per l’approvazione del bilancio di previsione, la consigliera comunale ha affermato: “Lo spirito della legge prevede un sindaco eletto direttamente dai cittadini che si avvale della collaborazione dei suoi più stretti collaboratori. In questo caso, però, non sembrano né stretti né collaboratori, dal momento che, insieme ai banchi del Consiglio, restano abitualmente vuoti anche quelli della Giunta.
