Il consigliere di minoranza Rino Genovese ha annunciato la propria firma su una mozione di sfiducia nei confronti della sindaca di Avellino, Laura Nargi. La dichiarazione giunge a un anno esatto dall’insediamento dell’attuale amministrazione e si inserisce in un contesto di tensione crescente all’interno della maggioranza.
“Ad un anno di distanza dall’elezione di Nargi, i nodi vengono al pettine”, ha dichiarato Genovese. “Il non aver voluto rispettare l’accordo con il Patto Civico, la grande possibilità offerta di riunire per la prima volta nella storia tutte le forze civiche di questa città sui principi di realtà, trasparenza e impegno amministrativo, preferendo logiche di spartizione del potere, ha portato a un anno di vergognoso immobilismo amministrativo e alla deflagrazione di questa maggioranza”.
Genovese respinge in blocco le ipotesi circolate negli ambienti consiliari circa la possibilità di dar vita a formule alternative di governo. “Tutte le altre ipotesi che stanno venendo ventilate — il governo di intesa, il governo di scopo, il governo a termine — non sono altro che inciuci che porterebbero all’ingovernabilità e sarebbero un tradimento del mandato elettorale”.
Il consigliere annuncia la propria adesione alla mozione di sfiducia, definendola uno strumento legittimo e immediato per avviare un confronto istituzionale. “In realtà c’è un’altra soluzione, ancora più semplice. Si chiama mozione di sfiducia. La mia firma già c’è”.
Nel concludere la sua dichiarazione, Genovese lancia un appello diretto agli altri componenti del Consiglio comunale. “Ogni consigliere si prende la responsabilità di dire pubblicamente, ufficialmente, da che parte sta. La città ha diritto di sapere. La mia firma su questo foglio già c’è. Quale altro consigliere è disposto a firmare questo foglio?”
