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Base Popolare, dibattito su infrastrutture e accessibilità inclusiva

Base Popolare ha organizzato questa sera un dibattito sul tema “Infrastrutture e comunità: le formule per un’accessibilità inclusiva. La piscina comunale”, tenutosi presso il Circolo della stampa di Avellino. L’incontro, moderato da Maria Rosaria Famoso, ha visto la partecipazione di esperti come il notaio Fabrizio Pesiri, il presidente regionale della Federazione italiana nuoto, avv. Paolo Trapanese, la responsabile regionale di Sport e Salute S.p.A., dott.ssa Francesca Merenda, con le considerazioni finali dell’assessore al bilancio, Alessandro Scaletti.

L’iniziativa ha preso spunto da una proposta lanciata sui social dal notaio Pesiri, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per restituire piena funzionalità alla piscina comunale, garantendone l’accesso a tutta la cittadinanza. In linea con quanto affermato nella scorsa campagna elettorale, Base Popolare ha ribadito l’importanza di concepire le infrastrutture come strumenti per migliorare la qualità della vita e assicurare piena accessibilità, in particolare alle fasce più fragili della popolazione.

Il notaio Fabrizio Pesiri ha illustrato nel dettaglio l’idea da cui ha preso le mosse l’incontro: “La proposta nasce da una sollecitazione sorta in modo piuttosto spontaneo su Facebook, che immaginava una soluzione ponte capace di accompagnarci verso la conclusione del contenzioso con il precedente gestore della piscina comunale, in un quadro di maggiore equilibrio”.

“L’obiettivo era restituire alla cittadinanza una struttura sportiva la cui rilevanza pubblica è indiscutibile e, nel contempo, arrivare al 2032 – termine della convenzione con il vecchio gestore – con un impianto pienamente funzionante. Una struttura, come si dice in gergo, ‘calda’, cioè in grado di autofinanziarsi e reggersi in modo autonomo”.

Nel corso dell’incontro, l’onorevole Giuseppe De Mita ha sottolineato il valore del confronto nel merito delle questioni, evitando derive polemiche: “Sicuramente ci sono responsabilità e ci sarà chi ha commesso errori” – ha affermato – “ma questo atteggiamento ispettivo non porta da nessuna parte. Noi vogliamo aprire un confronto, usando il tema della piscina come pretesto, e ringraziamo il notaio Pesiri per la proposta che ha lanciato mesi fa”.

De Mita ha quindi allargato lo sguardo al tema generale dei servizi in città, rivolti soprattutto a chi vive situazioni di marginalità: “Crediamo che la qualità della vita sia un nodo centrale. E siamo convinti che il comportamento degli avellinesi cambi a seconda delle domande che vengono poste. Se si chiede se siano favorevoli o contrari all’amministrazione, la maggioranza dirà di essere favorevole. Ma se si chiede se si viva bene ad Avellino, la risposta sarà diversa: si vive male”.

Scritto da Redazione

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