È ufficiale: la politica ad Avellino sta vivendo un nuovo capitolo, e a denunciarlo in modo veemente è il consigliere comunale Rino Genovese, che non ha risparmiato critiche sul recente mutamento alla guida del Comune. In un’accesa dichiarazione sui social, Genovese ha accusato il nuovo assetto politico di Avellino di essere frutto di un processo che ha umiliato non solo l’amministrazione, ma anche l’intero Consiglio comunale.
“La dignità politica è andata persa”
Genovese ha esordito con dure parole, affermando che il Comune di Avellino è ora sotto la guida di una persona che avrebbe “perso ogni dignità e autonomia politica”, facendo riferimento alla figura del sindaco. Secondo il consigliere, il primo cittadino Nargi sarebbe stato costretta a piegarsi all’arroganza di un uomo, che l’avrebbe minacciata in modo diretto e pubblico: «O fai tutto ciò che dico io, o nomini la giunta che ti ordino io, o ti anniento». Un episodio che, secondo Genovese, sancisce la fine del ruolo di Nargi come sindaco e il suo passaggio a una condizione di subalternità.
Un Comune con due vice sindaci e un sindaco esterno
La denuncia di Genovese non si ferma qui. “Da oggi, Avellino avrà due vice sindaci”, ha proseguito, facendo riferimento sia al sindaco Nargi che all’assessore Mazza, entrambi a ricoprire il ruolo di vice. Ma, secondo Genovese, la vera novità è l’ingresso in scena di un sindaco “esterno, non eletto dal popolo”, ovvero Gianluca Festa. Un cambio radicale che, per il consigliere, comporta un vero e proprio “oltraggio alle istituzioni” e un affronto alla democrazia locale, sostituendo d’imperio le linee programmatiche precedentemente approvate con un programma imposto da forze esterne.

L’aggiunta di figure esterne: una mossa strategica?
Nel suo intervento, Genovese ha anche messo in discussione le motivazioni dietro l’inclusione di figure esterne nell’amministrazione. Per il consigliere, l’inserimento di queste figure non sarebbe altro che un “escamotage” per guadagnare tempo in attesa del ritorno di Gianluca Festa. “Azioni che ormai condivide ogni giorno, anche le idee più surreali di Festa”, ha osservato Genovese, insinuando che Nargi, Mazza e gli altri membri della giunta siano ormai disposti a seguire le indicazioni di Festa, anche quelle più controverse.
Le parole contro la magistratura
Una delle questioni più delicate sollevate da Genovese riguarda le gravi dichiarazioni fatte da Gianluca Festa contro la magistratura. “Mi chiedo: condivide anche le parole gravissime che quest’uomo ha pronunciato contro la magistratura?”, ha concluso il consigliere, alludendo a un clima di tensione che potrebbe minare la serenità istituzionale in città.
