Presso il Circolo della stampa di corso Vittorio Emanuele, i rappresentanti della coalizione “Per Avellino” — composta da “Controvento”, Sinistra italiana e “SiPuò” — hanno tenuto una conferenza stampa dedicata alla situazione amministrativa della città. Al centro del dibattito, le condizioni critiche del bilancio comunale, la gestione dei servizi pubblici e l’imminente discussione sul bilancio previsionale.
A prendere la parola è stato Amalio Santoro, consigliere comunale di opposizione, che ha delineato un quadro preoccupante delle finanze cittadine. “È inevitabile: basterebbe leggere il noto documento dei revisori dei conti, che segnala lacune preoccupanti nel bilancio comunale”, ha dichiarato Santoro, evidenziando la presenza di debiti consistenti nei confronti di istituzioni centrali quali il ministero dell’Interno, la presidenza del Consiglio e il ministero del Tesoro. “Tutto questo rappresenta una vera e propria ipoteca sulle nuove generazioni”, ha aggiunto.
Non risparmia critiche neanche la gestione delle società partecipate: “Abbiamo spremuto anche la società Asso Servizi per cercare di recuperare qualche risorsa, ma anche quella spinta propulsiva sembra ormai essersi esaurita”, ha affermato, denunciando difficoltà persino negli incassi. Stesso giudizio severo è stato rivolto alla società ‘Grande’, responsabile della gestione dei rifiuti, la cui attività si scontra, secondo Santoro, con “costi esorbitanti”. Il risultato, ha detto, è “una città malinconica, priva di un ruolo, di una propria identità, che paga un prezzo anche rispetto al circondario”.
A fronte di un contesto che definisce come “assediato dai comuni limitrofi”, il consigliere ha invocato una riflessione seria, anche a livello istituzionale. Ha inoltre espresso perplessità sull’efficacia degli strumenti di investimento pubblico. “Ci consoliamo con l’ipotesi del prolungamento della metropolitana leggera, nel tentativo di salvare il salvabile, in particolare per quanto riguarda i fondi del Pnrr. Tuttavia, non abbiamo ancora pienamente realizzato neanche la metropolitana che già esiste”, ha affermato, sottolineando che, in termini di spesa reale, “non arriviamo nemmeno al 20%”.
Santoro ha commentato anche questo scenario: “C’è una premessa che riguarda, direi, proprio il senso della politica e della militanza. Quando viene meno anche il minimo senso del pudore, tutto diventa giustificabile”. Ha poi aggiunto: “Festa è lì, le sue truppe cambiano insegne di volta in volta, ma di fatto è lui a guidare. Non abbiamo mai immaginato che la giunta Nargi potesse essere una giunta di discontinuità”.
