in

Emergenza TCE nella bassa valle del Sabato: la proposta CGIL per un’unità di crisi sovracomunale

Montoro, Solofra, Serino – Un’emergenza ambientale che persiste da oltre 15 anni, quella del tetracloroetilene (TCE) nella bassa valle del Sabato e nell’alto Irno, richiede un intervento coordinato e deciso. La situazione, recentemente aggravata dai dati analitici delle analisi condotte dall’ARPAC e dall’Università Federico II, denuncia l’urgenza di un’azione incisiva.

Il problema, segnalato per la prima volta nel 2008, ha attraversato fasi emergenziali senza trovare una soluzione definitiva. Dopo numerosi tavoli tecnici, piani di caratterizzazione e interventi amministrativi, il territorio attende ancora interventi concreti per la bonifica e la tutela della salute pubblica.

La proposta: un’unità di crisi sovracomunale

Di fronte all’incapacità delle amministrazioni locali di coordinarsi efficacemente, la CGIL Avellino propone l’istituzione di una unità di crisi. L’organismo, concepito come una “cabina di regia”, avrebbe l’obiettivo di gestire la crisi ambientale in modo sistematico e trasparente, coinvolgendo tutti i soggetti interessati: istituzioni pubbliche, enti tecnici, accademici e rappresentanti delle parti sociali.

Un aspetto fondamentale della proposta è la necessità di superare le frammentazioni amministrative, attraverso una struttura sovracomunale capace di operare in maniera autonoma rispetto alle dinamiche politiche locali. Questo consentirebbe un’azione efficace e continuativa fino alla risoluzione definitiva del problema.

I limiti dell’approccio attuale

Le recenti conferenze dei servizi, come quella del 5 novembre 2024, hanno evidenziato ulteriori ritardi nella chiusura della fase di caratterizzazione, necessaria per avviare la bonifica. Tali ritardi, spesso attribuibili a inefficienze amministrative, non fanno che perpetuare una condizione di rischio ambientale e sanitario per i cittadini della zona.

In questo contesto, l’iniziativa del Comune di Montoro di istituire un tavolo tecnico permanente è stata accolta positivamente dalla CGIL. Tuttavia, come sottolineato dalla segreteria provinciale, un approccio limitato al singolo comune risulta insufficiente per affrontare un’emergenza che coinvolge un intero territorio.

Un’azione concertata per il futuro

L’emergenza TCE non è solo una questione tecnica, ma un problema che coinvolge la salute pubblica, la qualità della vita e lo sviluppo economico-produttivo della regione. Per questo motivo, la CGIL propone anche la convocazione di un consiglio comunale congiunto tra i comuni di Montoro, Solofra e Serino, al fine di definire una strategia sinergica e coordinata.

La “cabina di regia” proposta dovrà essere composta da figure qualificate, selezionate sulla base di criteri rigorosi e trasparenti, escludendo logiche di compromesso. Solo attraverso un tale approccio sarà possibile garantire risposte efficaci e misurabili, nel pieno rispetto delle esigenze della popolazione residente.

La gestione dell’emergenza TCE richiede una nuova visione: un organismo sovracomunale che sappia coniugare competenze tecniche, capacità di dialogo e fermezza decisionale. Non si tratta di commissariare gli enti locali, ma di costruire un sistema che possa operare con continuità e trasparenza fino alla risoluzione del problema.

La CGIL Avellino ha già annunciato la sua disponibilità a collaborare attivamente, mantenendo alta l’attenzione su questa gravissima emergenza ambientale. Ora la parola passa alle amministrazioni locali, chiamate a dimostrare la volontà politica di agire per il bene della collettività.

Scritto da Redazione

Serino- Torna “Raccontando il presepe..vivente”

Confesercenti, Marinelli: «Bilancio negativo nel 2024 per negozi vicinato irpini»