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Esclusiva IBK – Montoro , Alla Pro Loco Borgo la presidente è Pina Del Regno

Pina Del Regno è la nuova presidente della Pro Loco Borgo di Montoro. “Il nostro obiettivo è creare una forte sinergia con tutti gli attori del nostro territorio”.

Pina Del Regno non ha paura delle domande a bruciapelo. Sorride prima di rispondere ad una domanda a cui le donna temono di rispondere.

Pina quanti anni hai?
Cinquantasei.

Di cosa ti occupi?
Oltre ad essere stata eletta presidente della Pro Loco di Borgo sono vice preside all’Istituto Comprensivo “Michele Pironti“.
Sono maestra di sostegno alla primaria e ho una diploma di laurea in sociologia all’Università degli Studi di Salerno.

Qual è il tuo obiettivo per questo mandato?
Montoro è una realtà frammentata, sappiamo benissimo che il territorio è diviso in frazioni. E questo frammentarietà ce la portiamo dietro fin nelle nostre case. Voglio lavorare in questa direzione, c’è necessità di incontrarsi e contaminarsi. La Gestalt insegna che: “Il tutto vale più della somma delle parti”. Voglio fare questo, almeno provarci. Il nostro obiettivo è creare una forte sinergia con tutti gli attori del nostro territorio.

E quindi da dove partirai visto che l’obiettivo è alto.
Fare una prima assemblea con tutti i soci, definire il direttivo stabilire gli obiettivi del prossimo mandato. Definire singole commissioni per singole tematiche.

La Pro Loco  Borgo deve brulicare di idee.

E da cosa partiamo?
Dalla promozione del nostro territorio con le sue peculiarità.

Che sono?
Partiamo dal Castello Longobardo, fermiamoci al Complesso Monumentale del “Corpo di Cristo” (Ex Convento di San Leucio), passiamo alla collina del Santuario di “San Pantaleone” fino al Parco Urbano dell’Angelo con le sorgenti Laura e Lasbo e la Grotta dell’Angelo.
E sono solo tra Borgo e Preturo.
Non voglio tralasciare l’importanza delle realtà produttive del nostro territorio che hanno lasciato un segno indelebile nel nostro territorio, parlo di realtà come la “Lina Brand”.

Cosa può raccontare una fabbrica di lavorazione del pomodoro?
La storia di una produzione, ma anche il racconto di ciò che eravamo, dimenticato troppo velocemente. La pratica delle conserve fatte in casa, l’odore, i profumi, le regole vanno raccontate e conservate. Mi è capitato di vedere in America figli di italiani che in estate fanno le conserve e le tengono gelosamente nelle loro credenze. E un sapere che non deve essere disperso.

Come ti senti in questo momento, dopo questa nomina?
Entusiasta. Credo fermamente che nel nostro territorio le risorse per farlo camminare ci siano tutte;bisogna solo armonizzarle come una orchestra.

Montoro è pronta a suonare.

Scritto da Maria Siano

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