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Il settore Automotive scende in piazza: lavoratori in lotta per salvare il futuro dell’industria

“Cambiamo marcia, acceleriamo verso un futuro più giusto”. Questo lo slogan scelto da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e UilM per lo sciopero generale del settore automotive, in programma oggi a Roma. All’evento si prevede l’arrivo di migliaia di lavoratori e lavoratrici provenienti da ogni parte d’Italia. Dall’Irpinia partiranno cinque autobus per la manifestazione, mentre Fismic, Uglm e Aqcf terranno un presidio davanti alla Prefettura. Tra i sostenitori della protesta anche il sindaco di Avellino, Laura Nargi. Una delegazione sindacale sarà ricevuta dal Prefetto Rossana Riflesso, a cui verrà consegnato un documento destinato alla Presidenza del Consiglio, focalizzato sulla crisi che sta colpendo Stellantis.

È la prima volta in quarant’anni che i lavoratori del settore auto scendono in piazza, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione della Commissione Europea, del governo italiano e della stessa Stellantis. La situazione è critica: nello stabilimento di Pratola Serra, il numero di occupati continua a diminuire, e lo stesso vale per le aziende dell’indotto, come Denso e Lima Sud, dove gli ammortizzatori sociali sono ormai in esaurimento.

I sindacati dell’Irpinia hanno espresso preoccupazione per il futuro di circa 4.000 lavoratori tra Stellantis, Denso e le piccole aziende fornitrici, metà dei quali rischiano il licenziamento. La richiesta è chiara: occorre agire subito, coinvolgendo governo, sindacati e Stellantis, per trovare soluzioni straordinarie e scongiurare una crisi sociale imminente. Nel giro di pochi mesi, gli stabilimenti rischiano di rimanere senza ammortizzatori sociali, aprendo la strada a una crisi occupazionale di vasta portata.

Scritto da Redazione

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