Si è svolta l’assemblea delle assemblee della Camera del Lavoro di Avellino presso l’hotel de La Ville. All’assise hanno partecipato tutte le categorie del sindacato per dare avvio in Irpinia alla campagna elettorale per il voto ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza, previsto in primavera.a Cgil di Avellino ha lanciato la campagna referendaria che vedrà anche nel capoluogo irpino il sindacato impegnato in una lunga mobilitazione per portare le persone al voto sui cinque quesiti, quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza.
L’assemblea è stata introdotta dalla segretaria generale della Cgil Avellino, Italia D’Acierno, che ha annunciato una mobilitazione massiccia e a tappeto su tutto il territorio della provincia per portare più persone possibile al voto di primavera, coinvolgendo iscritti e militanti, parlando con le persone, attivando ogni sede di zona. Dopo di lei hanno preso la parola delegati e delegate, dirigenti sindacali, i referenti locali di Arci, Acli, Uds, Anpi e Comunità Accogliente, il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. A concludere i lavori il segretario generale Cgil, Maurizio Landini.
Landini: “Referendum per cambiare davvero le cose”
“Il referendum – ha detto Maurizio Landini – non è un semplice atto di protesta, ma è uno strumento con cui i cittadini possono davvero cambiare le cose. Le leggi sul lavoro degli ultimi venticinque anni hanno prodotto un sistema che si fonda su salari bassi, precarietà e sfruttamento. Il paese invecchia e i giovani se ne vanno. Ci avevano raccontato che tolto di mezzo l’articolo 18 sarebbero piovuti investimenti, alla fine questo non è successo e il sistema ha solo impoverito l’Italia e persino le imprese”.“Adesso dobbiamo moltiplicare gli sforzi, queste assemblee molto partecipate devono avere un effetto moltiplicatore, oltre alla nostra base organizzata, dobbiamo parlare con le persone, intensificare i rapporti con associazioni e movimenti. La campagna referendaria è brevissima. Il 15 giugno è dietro l’angolo, bisogna fare quella che noi definiamo un’operazione di democrazia diretta che ci consenta, andando al voto, di cambiare le leggi sul lavoro senza filtri. Bisogna convincere tanti astensionisti che stavolta hanno dalla loro parte la possibilità di decidere sul serio”. Così il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo all’assemblea delle assemblee della Cgil di Avellino, conclusa da Maurizio Landini.

