La seconda seduta del Consiglio comunale di Avellino convocata per l’approvazione del bilancio di previsione si è conclusa senza esito. Nonostante l’assenza di maggioranza e Giunta, la seduta era risultata regolare grazie alla presenza di 13 consiglieri su 20. Tuttavia, questa è stata sciolta quando il sindaco Laura Nargi ha deciso di ritirare il documento contabile che andava discusso in aula e ha dichiarato aperta la crisi politica. In aula, la stessa Nargi ha confermato di aver chiesto ai consiglieri a lei allineati di disertare la convocazione. Di segno opposto la condotta delle forze di opposizione, che si sono presentate regolarmente in aula, garantendo formalmente la tenuta del numero legale.
Ora, in seguito alla mancata approvazione del bilancio previsionale, la prossima mossa spetta alla Prefettura, che dovrà procedere con la notifica di una diffida formale nei confronti dell’ente di Piazza del Popolo per il mancato rispetto delle scadenze di legge in materia di bilancio. L’amministrazione avrà a disposizione un termine perentorio di 20 giorni per riportare l’atto in aula e procedere alla sua approvazione, pena l’avvio della procedura di scioglimento del consiglio.
Il futuro dell’amministrazione Nargi appare così appeso a un equilibrio sempre più precario, mentre la città di Avellino assiste con crescente inquietudine a una crisi che rischia di paralizzare l’operatività dell’intera macchina amministrativa.
“Senza un bilancio non si può amministrare. Non ci sono fondi per la manutenzione cittadina, le strade, il verde pubblico, l’edilizia popolare. Non ci sono, banalmente, nemmeno i fondi per vedere domani la partita dell’Avellino in trasferta. È solo un esempio, tra tanti, per dire che Gianluca Festa, dal giorno in cui ha deciso di commissariare politicamente Laura, di fatto ha esautorato la sindaca” ha dichiarato il consigliere comunale Luca Cipriano a margine della conferenza stampa convocata dall’opposizione dopo lo scioglimento della seduta del consiglio comunale di oggi, 18 aprile.
