A margine del convegno di Confindustria Avellino svoltosi questa mattina, il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, si è soffermato sulla situazione del servizio idrico nel suo comune e nell’intera provincia.
“Guardate, non intendo avanzare una protesta. Chi è chiamato a ricoprire la carica di sindaco indossa il tricolore e deve agire con responsabilità e buon senso. Non a caso sono stato promotore di un incontro tra i sindaci del territorio, l’Alto Calore e il governo, rappresentato dal sottosegretario Morelli”, ha dichiarato Aquino.
Il primo cittadino ha illustrato con precisione la gravità delle difficoltà affrontate dalla popolazione: “Prendo atto, seppur a malincuore, della situazione, sotto la pressione dei miei concittadini. Negli ultimi quaranta giorni, da ottobre ad oggi, a Montefredane si sono verificate più di venti interruzioni idriche: ciò significa che oltre il 50% delle sere siamo rimasti senza acqua. Come in ogni paese della provincia di Avellino, anche qui vivono persone allettate. Io stesso rischio di vedere incrinata la mia famiglia: mia moglie, con un bambino di cinque mesi, non riesce nemmeno a lavarlo, cambiarlo o sciacquarlo ogni sera”.
Aquino ha evidenziato come il problema coinvolga in particolare le famiglie con bambini piccoli, definendo la situazione “una condizione di difficoltà da cui dobbiamo uscire”. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento civico: “Se i cittadini sceglieranno di non partecipare al voto, se l’elettorato regionale non si mobiliterà, sarà il risultato di una cattiva politica, segno di una classe dirigente che ha trascurato i propri doveri. In quanto membro di questo gruppo dirigente provinciale, non sono disposto ad assistere passivamente allo sfacelo: sono pronto anche a forme di protesta, non per spirito di ribellione, ma per senso di responsabilità. Ritengo mio dovere rappresentare le istanze della cittadinanza che mi chiede di dare voce a questa emergenza”.
Il sindaco ha ringraziato Confindustria per aver promosso il confronto sull’emergenza idrica, da lui definita “emergenza nell’emergenza”, e ha annunciato un imminente incontro istituzionale: “Mercoledì mattina è previsto un confronto telematico tra i vertici dell’Alto Calore e il sottosegretario Morelli, che segue la questione con grande attenzione e sta lavorando per individuare soluzioni concrete”.
Il primo cittadino ha anche puntato il dito contro l’atteggiamento di alcuni candidati al Consiglio regionale della Campania: “È paradossale che invece di favorire la collaborazione istituzionale, alcuni candidati reagiscano con scandalo o indignazione quando il governo si interessa del problema. Credo che ognuno debba occuparsi di questa emergenza: riguarda le famiglie, gli anziani e le persone che più dipendono dai servizi essenziali”.
Infine, Aquino ha esortato una maggiore partecipazione da parte dei colleghi sindaci agli organismi decisionali: “La provincia di Avellino sta subendo in questo momento un grave maltrattamento da parte delle istituzioni e della politica. Servirebbe una posizione unitaria, eppure all’assemblea convocata dalla professoressa De Felice ha partecipato solo una minoranza di sindaci. Noi pochi presenti avevamo chiesto un confronto per discutere il piano industriale e le proposte avanzate. Quando i sindaci scelgono di disertare le assemblee, commettono sempre un errore”.


