Questa mattina, la conferenza stampa svoltasi presso il ristorante “Oasi” di Ariano Irpino è stata un momento cruciale per affrontare la situazione delicata legata all’inchiesta della Procura di Benevento sull’intossicazione alimentare che ha causato la morte di Gerardina Corsano e il malore del marito Angelo Meninno. L’avvocato Guerino Gazzella ha assicurato che il locale, con una storia decennale alle spalle, è estraneo al dramma che ha colpito i coniugi Meninno – Corsano. Ha ribadito che, in attesa dei risultati ufficiali da Roma dell’Istituto Superiore della Sanità, la pizzeria sarà riaperta al pubblico questa sera. Il desiderio è quello di ricominciare e superare questa brutta pagina.
“Non ho molto da dire, se non che è stato un periodo difficile, come ho già sottolineato in passato. Non pretendo di dimenticare, poiché è impossibile, ma desidero focalizzarmi sul ricominciare”, ha affermato la signora Pina, titolare del locale “Oasi”, di Ariano Irpino. “La nostra vita e il nostro lavoro sono davanti a noi, nonostante il dolore per quanto accaduto alla Signora e alla famiglia. Queste parole non sono vuote; ringrazio sinceramente amici, famiglia, clienti e il mio avvocato per il sostegno. Cerchiamo di chiudere questo capitolo al più presto, pronti a tornare a lavorare con lo stesso spirito di prima. Grazie a tutti per essere intervenuti, è quanto basta”, conclude.
Gazzella ha evitato di entrare nel merito dell’inchiesta, sottolineando che le indagini seguiranno il loro corso. Ha enfatizzato che la struttura è stata completamente dissequestrata, evidenziando la volontà di collaborare con le autorità per far luce sulla situazione: “L’Oasi, con una storia decennale alle spalle, non c’entra nulla con il dramma che ha colpito i coniugi Meninno-Corsano. L’intera struttura è completamente dissequestrata e riaprirà stasera al pubblico.

