Michele Pazienza, allenatore dell’Avellino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Picerno.
Queste le sue parole: “Al di là di qualche problemino fisico accorso a qualche giocatore, la squadra ci arriva pronta, determinata, con l’intenzione di fare bene. Sappiamo di andare a giocare su un campo ostico, complicato, lo ricordiamo l’anno scorso, dove abbiamo fatto forse la peggiore gara della stagione. Avellino non ha mai vinto la prima da 5 anni? Speriamo di invertire la tendenza”
Sugli infortuni: “Di Tribuzzi sapete, starà fuori almeno un mese, spero di poter abbreviare i tempi di recupero. Abbiamo degli acciacchi e condizione fisica non eccezionale in difesa e in mezzo al campo e sono Toscano e Benedetti. Rigione sta bene, mi tengo ancora l’allenamento0 di oggi per fare le ultime scelte. Un minimo di dubbio è giusto che lo lasci”.
Sul modulo: “Non c’è Tribuzzi e gioca Sannipoli, non c’è nulla da interpretare. Tribuzzi non c’è e gioca un suo sostituto naturale che è Sannipoli”.
Intervenire di nuovo sulla corsia destra: “Non devo spostare la mia attenzione al focus sulla partita di domani. Dobbiamo iniziare bene il campionato, che è la cosa più importante. Parlare oggi di mercato significa un po’ rinnegare le scelte fatte in queste settimane. Le scelte le ho fatte, poi di mercato si può fare qualsiasi cosa fino al 30 agosto, ma ora il focus è su Picerno”.
La forza del gruppo: “Un concetto fondamentale, come me, i calciatori hanno il dovere di dare il massimo nel momento in cui vengono chiamati in causa. Poi è chiaro, siamo degli esseri umani, con delle emozioni, ma di base deve esserci rispetto verso la maglia e verso i tifosi che anche ieri hanno dimostrato il loro attaccamento e cosa significhi giocare in questa piazza”.
Sul Picerno: “Hanno cambiato molto, anche a livello tattico. Il sistema di base rimane un 4-4-2, un 4-2-3-1, ma c’è una interpretazione diversa. L’idea e il concetto di gioco che vengono espresse li abbiamo studiati, abbiamo lavorato su questo e siamo pronti per la gara di domani”.

