Tre uomini di 32, 38 e 26 anni sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a truffe ai danni di anziani.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, i tre sospettati avrebbero messo a segno 36 truffe nelle province di Napoli, Benevento e Avellino, utilizzando la tecnica del falso familiare o del finto avvocato. Le vittime, tutte persone anziane, sarebbero state indotte a consegnare denaro o gioielli per presunte cauzioni destinate a liberare un parente arrestato.
Gli inquirenti ritengono che il gruppo agisse da un appartamento del quartiere Ponticelli, adibito a call center, con un giro d’affari stimato in circa 100 mila euro, tra contanti e monili. All’interno del sodalizio, sarebbero stati individuati ruoli distinti: il promotore e “primo telefonista”, un “secondo telefonista” e un “soggetto itinerante” incaricato del ritiro del denaro.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, i Carabinieri hanno recuperato e restituito ai proprietari somme di denaro, gioielli e altri oggetti di valore ritenuti provento dell’attività illecita.
Si precisa che la misura cautelare è stata disposta nella fase delle indagini preliminari. I destinatari del provvedimento sono attualmente indagati e da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.
