L’Avellino si prepara ad affrontare l’Audace Cerignola nella gara valida per la ventiduesima giornata del campionato. I lupi, reduci dal pareggio sul campo del Giugliano, cercano la prima vittoria del nuovo anno. Mister Raffaele Biancolino interviene in conferenza stampa e presenta il match, in programma lunedì sera allo Stadio Monterisi: “È stata una settimana tranquilla, come tutte le altre. Veniamo da un pareggio, bisogna stare attenti. In questi giorni abbiamo lavorato con la concentrazione e la voglia di riprendere quello che abbiamo perso a Giugliano. C’è stata qualche variazione, dopo la partita di domenica c’è stato uno sfogo diretto ad alcuni calciatori che già conoscono il mio pensiero e non era rivolto a tutta la squadra. I ragazzi mi stanno dando tanto e vanno solo ringraziati per quello che stanno facendo. Ci siamo chiariti e andiamo avanti. Giocatori fuori? È una scelta tecnica, non è successo nulla. Ad oggi non li vedo al 100% nel progetto, a livello di sistema di gioco, per quello che stiamo facendo”.
Sulla gara di lunedì: “Sappiamo che sarà una gara importante, dobbiamo fare risultato. Qualsiasi partita che andiamo ad affrontare, dobbiamo giocarla al massimo e cercare di portare a casa il punteggio pieno. Per quello che dobbiamo fare è necessario il risultato. Servirà più concentrazione per evitare episodi come quello visto a Giugliano, quel gol ci ha fatto buttare via due punti. Siamo consapevoli di dover vincere. L’Audace Cerignola è una squadra importante, ha lo stesso obiettivo dell’Avellino. Affrontiamo una buona squadra, ha esperienza. Sarà una gara tosta e difficile, ma è quella giusta in questo momento”.
Sulle condizioni dei singoli: “Patierno è tornato, oggi riprende gli allenamenti con la squadra. Sta molto meglio ed è convocato. Poi quello che succede da oggi a lunedì non lo posso sapere. La stessa cosa per Frascatore, sta recuperando. Non è stato in gruppo in questi giorni perché abbiamo deciso di gestirlo. Anche lui dovrebbe essere convocato”.
Sulla gestione delle partite: “C’è stato qualche momento in cui ci siamo abbassati per portare a casa la gara e per mettere al sicuro il risultato, regalando un po’ di più il possesso agli avversari. Su questo bisogna lavorarci, soprattutto sulla testa e sulla condizione dei ragazzi. La rincorsa ci porta a dover vincere, ci tocca fare sempre e solo questo. Per come è costruito l’Avellino e per il blasone della piazza, in questo campionato bisogna vincere. È sempre stato così, l’obiettivo è uscire da questa categoria. Il lavoro quotidiano è l’unica soluzione”.
Su Gori: “Crediamo in lui. È un giocatore importante. Dispiace perché fa delle ottime partite, poi quando non dà quello che veramente sa fare, sembra che faccia una brutta prestazione. Per noi è un calciatore importante. Sta a noi metterlo nelle condizioni di dare il massimo”.
Su cosa manca per arrivare alla maturità: “Ho chiesto di essere maturi e di entrare nella mentalità vincente. Ci sono dei momenti della partita in cui non siamo concentrati e regaliamo le occasioni alle squadre avversarie. Questo dispiace perché l’Avellino crea tanto e non riesce a concretizzare, poi in automatico viene un po’ di paura nel prendere gol. Se non si riesce a fare lo step in avanti, la paura ti porta a prendere gol. Dobbiamo mettere da parte la paura e puntare sempre in avanti”.
Su Tribuzzi e Liotti: “Non riesco a capire perché si parla sempre del singolo e mai del collettivo. Sono giocatori importanti, però in questo momento preferisco lavorare con calciatori che mi hanno dato e mi stanno dando più sicurezza in quel sistema di gioco. Non voglio parlare sempre del singolo. Sfogo? Non mi hanno dato quello che cercavo. Non ho avuto garanzie in più, ma sarà stato a causa mia perché magari non li ho messi nelle condizioni di esprimersi al meglio o forse loro non mi hanno dato quel qualcosa in più. È una questione relativa al sistema di gioco. Non abbiamo tempo e il calendario si accorcia, preferisco puntare su calciatori che mi danno più garanzie con questo modulo”.
Sulla preoccupazione relativa al mercato: “Non sono preoccupato. Non vogliamo stravolgere tutto, andremo a mettere i calciatori nei ruoli scoperti. C’era bisogno del terzino destro e abbiamo preso Todisco. Era fuori Benedetti e abbiamo inserito Manzi. È andato via Vano ed è arrivato Panico. L’ossatura e la forza di questa squadra, rispetto a ciò che ha fatto fino ad oggi, non andremo a toccarle. Gli equilibri non si toccano. Cerchiamo di rinforzarci. Il gruppo sta facendo benissimo e sta ottenendo ottimi risultati, al netto di qualche distrazione. Non abbiamo problemi con chi è fuori dal progetto. Sono professionisti e sono bravi ragazzi, sanno come la penso, ma non rientrano nei piani”.
Su Manzi e Panico: “Li conosciamo. Panico è diverso da Vano, ci può dare una grande mano a livello di esperienza. Ho visto Manzi per la prima volta ieri, a parte il taglio di capelli (ride, ndr) è un ragazzo che si vuole mettere in discussione. Viene da una società che è prima in classifica. Vuole dare il massimo per aiutarci a raggiungere l’obiettivo”.
Sul gap con il Benevento: “Se non c’è la matematica, abbiamo l’obbligo di crederci fino alla fine. Ne ho visti di campionati così. So cosa può succedere qui ad Avellino con l’entusiasmo. Non dobbiamo mollare e bisogna crederci sempre”.
